RIASSUNTO L’aumento della pressione addominale e la liberazione di ormoni che favoriscono il rilasciamento dei tendini e delle pareti venose possono essere causa di malattia e peggioramento delle vene varicose e delle emorroidi.
La gravidanza è caratterizzata da un progressivo aumento di flusso sanguigno e di volume dell’utero che provoca una compressione dei vasi venosi e del piccolo bacino o con una inversione del flusso sanguigno (reflusso) ed un aumento della pressione venosa (ipertensione venosa). In soggetti predisposti alla malattia si formano vene varicose (varici) simili a quelle spontanee, ma che possono avere origini anatomiche diverse. Devono essere studiate accuratamente e sottoposte a prevenzione in vista di peggioramenti e complicazioni (Fig.1)
Fig.4
Fig.5
Fig.6
Fig.7
La compressione dei vasi venosi addominali e del piccolo bacino con l’aumento della pressione venosa (ipertensione venosa) provoca anche un sovraccarico delle vene emorroidarie con la frequente comparsa di emorroidi (Fig.2). In soggetti predisposti alla malattia si formano emorroidi simili a quelle spontanee, ma che possono causare più facilmente complicazioni come il sanguinamento e le trombosi emorroidarie. Possono essere assistite e sottoposte a prevenzione.
Visitare il capitolo specifico. Fig.2
Alcuni esempi di varici al 5° mese di gravidanza non provenienti da insufficienza delle vene safene, ma da vene genitali (Fig.3) e glutee (Fig.4,5).Le varici da gravidanza si riducono spontaneamente dopo il parto. In molti casi si sviluppano varici apparentemente appartenenti ai distretti delle vene safene ma che in realtà provengono da vene genitali e glutee (Fig.6).
Fig. 3
Le complicazioni più temibili sono le flebiti superficiali e le trombosi venose profonde, in gravidanza, durante e dopo il parto (soprattutto dopo parto cesareo). E’ possibile l’embolia polmonare. La migliore prevenzione è rappresentata dalla elastocompressione con calze o collant graduati (Fig.7) ,meglio se misurati con l’esame delle pressioni venose, e dalla terapia fisica, in particolare la ginnastica specifica. In presenza di altri fattori di rischio per trombosi è essenziale rivolgersi agli specialisti, eseguire gli esami di laboratorio e provvedere all’opportuna profilassi e terapia farmacologica.