IL LINFEDEMA (Gambe gonfie)
RIASSUNTO
Se i vasi e le ghiandole linfatiche sono chiusi per cause congenite o successive alla nascita, i segmenti periferici, soprattutto gli arti inferiori, si gonfiano. Esistono molti metodi diagnostici, dei quali il più semplice ed immediato è l’ecografia. Quando si associano malattie delle vene il quadro clinico si definisce “Flebolinfedema”.
Insufficienza Linfatica
Riduzione del ritorno della linfa per ostruzione delle linfoghiandole o dei vasi linfatici.
E’ possibile la formazione di laghi linfatici degli arti inferiori o di versamenti linfatici addominali per occlusione dei dotti principali dell’addome e del torace.
Disegno schematico. In nero le possibili sedi di ostruzione delle linfoghiandole o dei vasi linfatici. In giallo le possibili raccolte di linfa.
E’ possibile la formazione di laghi linfatici degli arti inferiori o di versamenti linfatici addominali per occlusione dei dotti principali del torace.
L’associazione con l’insufficienza venosa Aggrava il gonfiore e prende il nome di FLEBO-LINFEDEMA
Esempio clinico di linfedema cronico da occlusione dei linfonodi inguinali e addominali di origine neoplastica e post-operatoria, definito “ELEFANTIASI”.
Esistono casi di elefantiasi causati da infezioni parassitarie, che colpiscono sopratutto le popolazioni prossime o inserite nelle regioni pluviali.
Per casi estremi ed invalidanti come questo esistono alcune possibilità di terapia fisica e chirurgica.
Esempio clinico di linfedema cronico “indurativo” da ipotrofia dei vasi linfatici e dei linfonodi di origine costituzionale (in paziente obesa). Il tessuto sottocutaneo delle gambe è divenuto fibroso e retratto e non si dilata sotto la spinta pressoria della stasi linfatica. Essa si realizza invece dove il linfedema si è formato più tardivamente, dal ginocchio in su.
L’aspetto che assume la gamba è comunemente definito “a fiasco rovesciato”.
IL FLEBO-LINFEDEMA
Sovrapposizione dell’insufficienza venosa e linfatica cronica degli arti inferiori.
Diagnosi
Nelle forme più gravi e difficili vanno ricercate le cause centrali mediante esami diagnostici per immagini di tecnologia avanzata. Nelle forme periferiche più comuni, ai fini della scelta del trattamento, è importante classificare e valutare il linfedema con una semplice ecografia della parti molli (sottocutaneo e piani muscolari). Si possono evidenziare i “laghi linfatici” o la fibrosi più avanzate e difficilmente reversibili.
In questa ecografia della gamba sono visibili le parti chiare corrispondenti al tessuto sottocutaneo, che in superficie è frammentato in grossi addensamenti (lobuli) dalle raccolte di linfa (laghi linfatici).
I linfedemi sono trattabili con terapie farmacologiche, fisiche, locali e generali integrate delle quali la più semplice ed efficace è la compressione manuale o meccanica seguita da elastocompressione con calze (ved. capitolo). Quando si associano malattie delle vene (Flebolinfedema) può essere opportuna anche la loro cura.
Attenzione ai difetti della “pompa cardio-polmonare”! (vedere il capitolo sulla circolazione generale).
Esempio clinico di linfedema acuto da insufficienza cardiaca.
(Caso di una paziente anziana operata per varici e sostituzione di una valvola cardiaca)
Caso di linfedema cronico in un paziente anziano con insufficienza cardiaca della valvola mitrale.
Molti di questi linfedemi dipendono anche dall’assunzione di farmaci anti-ipertensivi (contro la pressione alta). Appena sospesi tali farmaci la maggior parte dei gonfiori si riduce. In questi casi la soluzione del problema risiede in una buona assistenza cardiologica.
LA cosiddetta CELLULITE
RIASSUNTO Non si tratta di “gamba gonfia” o infiammata, ma di un’alterazione della struttura del tessuto sottocutaneo, valutabile con ecografia. Si definisce “Panniculopatia o Lipodistrofia”.
PANNICULOPATIA o LIPODISTROFIA (alterazione della struttura del grasso sottocutaneo). Se associata ad insufficienza linfatica cronica prende il nome di LINFO-LIPODISTROFIA.
Il loro trattamento si basa su tecniche di Medicina Estetica: mesoterapia, lipo-suzione, linfodrenaggio manuale, compressione meccanica, terapia farmacologica generale e locale, riabilitazione fisica, dieta appropriata. Esistono inoltre moderni trattamenti con strumentazione avanzata.
Cosce ingrossate con superficie a “buccia d’arancia”, da non confondersi con il linfedema.
Spesso associate a SOVRAPPESO ed OBESITA’ PATOLOGICA la cui assistenza specialistica è essenziale.