emorroidi 1RIASSUNTO

La stragrande maggioranza delle emorroidi deriva dalla concomitanza di più fattori: i disordini intestinali (stipsi), una eccessiva contrazione dello sfintere superficiale (il muscolo circolare che chiude il canale anale dopo l’evacuazione) e le VENE VARICOSE EMORROIDARIE.

Le emorroidi rappresentano una manifestazione dell’insufficienza venosa  emorroidaria, hanno caratteristiche eredo-famigliari costituzionali (emorroidi primarie) oppure (raramente) possono essere provocate o favorite da malattie del fegato (emorroidi secondarie) poichè le vene emorroidarie confluiscono in parte anche nel circolo epatico.

I fattori scatenanti sono rappresentati da tutte le cause di aumento della pressione addominale, che si ripercuote sulle vene intestinali ed emorroidarie, come la stitichezza, la gravidanza, l’obesità, l’alcolismo,gli sport pesistici la guida degli autotreni, il canto professionale (malattia professionale).
Possono essere causate anche da compressioni addominali come in alcune malattie e in gravidanza.

La diagnostica è basata sulla visita specialistica, sugli esami endoscopici in caso di dubbio e su altri esami funzionali specialistici di impiego non essenziali e quindi non frequente.
E’ raccomandabile evitare l’auto-diagnosi.

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Schema della anatomia venosa intestinale ed                       ano-rettale.

La stipsi è il risultato del rallentamento della progressione del contenuto del grosso intestino causato da difetti della motilità, di assorbimento dell’acqua e disordini alimentari.
Le compressioni, la stipsi, le malattie del fegato aumentano la pressione delle vene intestinali ed emorroidarie. Quelle predisposte si dilatano e divengono varicose:
LE VARICI EMORROIDARIE.

Emorroidi di 1° grado: Quando è colpito soltanto il plesso emorroidario interno

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Emorroidi di 2° grado: Quando dal plesso emorroidario interno si estendono verso quello esterno.

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Emorroidi di 3° grado: Quando è colpito anche il plesso emorroidario esterno e durante l’evacuazione fuoriescono le emorroidi che poi rientrano spontaneamente. (I due plessi sono colpiti contemporaneamente negli stadi più avanzati.)

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Emorroidi di 4° grado: Quando le emorroidi rimangono costantemente al di fuori dell’orifizio anale. Nelle fasi più avanzate si trascinano all’esterno i tessuti interni (mucosa rettale) e la cute circostante formando il “prolasso”.

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La stipsi, il reflusso nelle vene emorroidarie e l’ipertrofia del fascio superficiale del muscolo sfintere interno, sono le cause funzionali delle varici emorroidarie

 

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La dilatazione varicosa dei plessi emorroidari interno ed esterno e la formazione delle varici emorroidarie nelle forme di 3° e 4° grado.

I sintomi e le complicazioni sono legati all’ aumento di pressione endorettale, alla stasi venosa ed allo strangolamento delle vene emorroidarie
e dei tessuti da parte dello sfintere.

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I sintomi più comuni sono il tenesmo rettale (stimolo all’evacuazione da presenza di contenuto o tumefazione endo-rettale), il dolore e l’emorragia.

LA DIAGNOSI è soprattutto clinica. Lo specialista può facilmente riconoscere la malattia con una semplice visita o anche associando un’ANOSCOPIA. Esistono altri metodi diagnostici per individuare le cause ed in caso di dubbio sull’origine del sanguinamento è spesso opportuna una COLONSCOPIA.