RIASSUNTO
Le malattie delle vene sono causa di alterazioni circolatorie, disturbi e complicazioni più o meno gravi. La correzione di tali alterazioni può essere ottenuta con interventi chirurgici specifici e selezionati, risolvere i sintomi, prevenire le complicazioni con l’obbiettivo di fornire risultati stabili nel tempo.
Tutta la chirurgia delle vene è finalizzata alla correzione circolatoria mediante interventi ricostruttivi, conservativi o demolitivi.
Nel caso delle vene varicose più voluminose e gravi, togliere le vene malate permette al sangue di circolare in quelle sane, le preserva dal sovraccarico e da una ulteriore evoluzione della malattia. Per quelle meno voluminose in una malattia in fase meno avanzata esistono trattamenti alternativi più leggeri.
Quasi tutti gli interventi superficiali possono essere effettuati ambulatoriamente in anestesia locale o spinale.
L’insufficienza delle vene profonde viene preferibilmente trattata con interventi di ricostruzione mediante micro-chirurgia. Meno frequentemente possono essere eseguiti interventi di rivascolarizzazione con by-pass o di semplice interruzione.
I progressi recenti sono davvero consistenti !
Tutta la chirurgia maggiore delle vene deve essere accompagnata e seguita da una profilassi farmacologica, per evitare complicazioni come flebiti o trombosi delle vene sane, con anticoagulanti (Eparine, Profibrinolitici, anticoagulanti orali o simili)
Possono essere somministrati flebotropi per migliorare il tono venoso generale.
Tutta la chirurgia delle vene deve essere accompagnata e seguita dall’applicazione di elastocompressione con bende e calze per evitare o limitare le ecchimosi (lividi) e gli ematomi (raccolte di sangue nei tessuti), per accelerare il processo di guarigione e per favorire la ripresa della corretta circolazione venosa.
In circa 1/3 dei casi il trattamento delle più piccole e periferiche varici collaterali residue è affidato alla scleroterapia o al laser endovenoso.