RIASSUNTO

La riparazione delle ulcere deve essere preceduta, quando possibile, dalla correzione chirurgica o mediante elastocompressione costante del difetto circolatorio. Le possibilità vanno dagli innesti cutanei tradizionali aggiornati, ai tessuti coltivati, all’impiego della più recente Medicina Rigenerativa con cellule staminali.

GLI INNESTI CUTANEI LIBERI
Sulla superficie di un’ulcera vascolare cronica, privata del danno circolatorio mediante chirurgia o altre tecniche, dopo accurata e paziente detersione (pulizia con medicazioni avanzate), viene impiantata la stessa pelle del paziente, prelevata in altra sede mediante piccoli prelievi multipli o in unico lembo.

 

Se il trattamento chirurgico dell’insufficienza venosa è stato eseguito con successo, le eventuali patologie associate tenute sotto controllo ed eseguite le opportune cure di mantenimento, la guarigione può essere stabile (87% dei casi).

E’ oggi possibile eseguire piccoli prelievi cutanei e, mediante le più moderne biotecnologie, ottenere tessuti coltivati in laboratorio che permettono di coprire vaste superfici, dopo accurata e paziente detersione (pulizia con medicazioni avanzate), e capaci di attecchire come gli innesti liberi prelevati in unico lembo.

 

 

I prelievi per la coltivazione dei lembi liberi sono molto limitati e non comportano le notevoli perdite di pelle necessarie per le tecniche tradizionali.
La guarigione della sede di prelievo è spesso immediata.

GLI INNESTI CUTANEI PEDUNCOLATI

Nei casi con particolare sofferenza dei tessuti profondi e difficoltà ad ottenere superfici delle ulcere sufficientemente deterse, è talvolta necessario ricorrere alla confezione di lembi dotati di peduncoli cutanei vascolarizzati (lembi di pelle contenente vasi che ne garantiscono la vitalità) (1), parzialmente connessi ai tessuti adiacenti e comprendenti i vasi sanguigni principali del lembo.

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Sono sempre indispensabili le precauzioni precedentemente descritte.
L’area della mobilizzazione del lembo (situata in territorio sano) viene successivamente coperta con innesto cutaneo libero (2) .

La ricerca più moderna e promettente ha sviluppato le tecniche di prelievo ed impianto di cellule staminali prelevate dai tessuti dello stesso paziente, che “riconoscono” il tessuto dove vengono posizionate e ne riproducono la struttura (in questi casi la pelle).